Relax in Giappone – Aoni Onsen “La locanda delle Lampade”

Se seguite le mie storie su Instagram, probabilmente saprete che finalmente sono riuscita a passare due intere settimane nel mio amatissimo Giappone. Questa è la 5^ volta in Giappone e per questo ho deciso di non andare nei soliti luoghi turistici, ma di scoprire un po’ di più il Nord del Giappone.

Perché proprio il Nord del Giappone?

In realtà, conosco già un po’ la regione settentrionale giapponese. Nel 2015,
quando vivevo in Giappone , avevo già visitato la prefettura di Akita e quella di Fukushima e mi ero letteralmente innamorata di questi posti. Buon cibo, gente cordiale, panorami mozzafiato. Però mi sono detta: il Nord del Giappone è grande e pieno di nuovi angoli da scoprire. Poi l’idea che solo l’1% del turismo in Giappone si spinge fin lassù era particolarmente allettante. Inoltre, avevo un assoluto bisogno di staccare e prendermi una bella pausa dallo stress quotidiano accumulato.

Allora, perché proprio una onsen nella prefettura di Aomori?

Detto questo, mi è sembrato perfetto trascorrere due giorni in una rilassantissima onsen (terme giapponesi), immersa nella prefettura di Aomori, la prefettura più settentrionale dello Honshū , l’isola giapponese principale, prima di dare inizio alla mia meravigliosa avventura nella Terra del Sol Levante.

Sappiamo tutti che il Giappone è un Paese vulcanico ed è molto comune trovare fonti termali qua e là per tutto il territorio. Nonostante tutte le onsen troviate in Giappone sono molto belle e meritano sicuramente una visita, ho letto che quelle nel nord sono ancora le più “incontaminate”. Così, dopo aver setacciato la rete, ho trovato Aoni Onsen, un onsen ryokan letteralmente nel mezzo del nulla.

AONI ONSEN – LAMP NO YADO

Aoni Onsen è un piccolo ryokan in puro stile giapponese. Si trova nel cuore della prefettura di Aomori, vicino alla piccola cittadina di Kuroishi, famosa per le sue bambole Kokeshi (bambole di legno fatte a mano). La zona è isolata ed è circondata solo da boschi, montagne e corsi d’acqua. Il ryokan è anche simpaticamente conosciuto come Lamp no Yado (
ランプの宿・”La Locanda delle Lanterne”) e fra pochi minuti vi spiegherò il perché.

Il posto mi ha talmente affascinato da meritare un post intero, qui sul mio blog. Inoltre, non ho trovato moltissime informazioni in Inglese o in altre lingue Occidentali, quindi spero possa essere d’aiuto a chiunque voglia provare ad andarci!

LA LOCANDA DELLE LANTERNE

Aoni Onsen comprende un edificio principale con alcune camere in stile giapponese, una sala da pranzo e un negozio di souvenir ed altri edifici secondari, con altre stanze per gli ospiti. Il ryokan si trova vicino ad un ruscello e ad una bellissima cascata. Qui l’acqua è naturalmente calda, in quanto acqua termale.

La mia stanza si trovava all’interno dell’edificio principale ed era in puro stile giapponese: pavimento in tatamifuton, e finestre di carta di riso, che davano direttamente sul ruscello. 

Ma perché viene amichevolmente chiamata “La Locanda delle Lampade”?

L’area in cui si trova Aoni Onsen, fino a poco tempo fa, non aveva accesso all’elettricità e, perciò, gli abitanti della zona utilizzavano lampade a kerosene. La locanda ancora oggi mantiene la tradizione ed utilizza solo lampade a petrolio, che danno a questo posto quel qualcosa di… magico. Ovunque, l’odore del kerosene, la luce giallastra e fioca danno alla locanda un tocco misterioso e allo stesso tempo rilassante. 

Qui non c’è campo, quindi spenti i cellulari e i computer, si è pronti ad immergersi nel vero Giappone, quello rilassante! Serve solo lo yukata (una specie di kimono leggero) e due asciugamani, forniti dallo ryokan. 

LA ONSEN

Aoni Onsen ha quattro vasche di acqua termale e naturalmente calda: tre di questi sono interni e divisi per sesso; il quarto, invece, è un 
rotenburo, cioè un bagno misto e all’aperto.

  • Honkan-nai yu (本館内湯)si trova all’interno dell’edificio principale ed è fatto completamente di legno Hiba (cipresso giapponese). E’ sperato per sesso. 
  • Kenroku no yu(健六の湯)è il bagno più grande e si trova in un edificio di fronte a quello principale. Uomini e donne sono divisi, ma le donne hanno in più anche una piccola vasca all’aperto. L’acqua qui è davvero bollente!
  • Takimi no yu (滝見の湯)è in assoluto la mia onsen preferita! Fatta interamente di pietra e divisa per sesso, oltre ad avere una vasche interne, ha anche due vasche esterne (una per uomini ed una per donne) con vista diretta sulla cascata. Credetemi, è la cosa più rilassante al mondo essere immersi nell’acqua termale caldina mentre si ascolta il suono della cascata!
  • Inifine, Rotenburo (露天風呂)è l’unica onsen mista uomo-donna. La vasca è all’aperto e abbastanza grande e l’acqua è piacevolmente calda. Solo due volte al giorno è riservata alle donne.  

Takimi no yu e Rotenburo si trovano dietro all’edificio principale, sul lato sinistro del fiume. Per arrivarci bisogna attraversare un piccolo ponte di legno ( ed indossare quelle ciabattine di pelle orribili, molto giapponesi!).

Comunque, la locanda non ha moltissime camere, quindi anche le onsen non sono mai troppo affollate. Io le ho praticamente sempre trovate vuote e me le sono goduta in pace da sola, un po’ come essere in onsen private!

LA CENA e LA COLAZIONE

Come è tipico nei ryokan giapponesi, cena e colazione (ovviamente in stile giapponese!) sono inclusi nel prezzo.

La cena era dalle 18 alle 20 e consisteva in tanti piccoli piattini di verdure fesche tipiche della zona, un pesce appena pescato e grigliato al momento, nabe, zuppa di miso e riso bianco alla giapponese. La colazione non è stata molto diversa, ma questa volta in nabe era accompagnato da un uovo. Cena e colazione sono servite in una grande sala in tatami, su un lungo tavolo condiviso da tutti gli ospiti del ryokan. Nel mio caso ho potuto scambiare qualche chiacchiera in giapponese con i miei vicini giapponesi. Sembra infatti che qui il turismo autoctono sia predominante e difficilmente si vedono stranieri. Forse anche perché qui tutto è scritto solo in giapponese (e dialetto di Aomori). Niente inglese, niente Roma-ji (caratteri latini).

COME ARRIVARE

Devo essere sincera. Arrivare qui è piuttosto difficile, specialmente se si viaggia con i mezzi pubblici, come nel mio caso. Il modo più semplice e comodo è indubbiamente la macchina. Con ciò non voglio dire che sia impossibile arrivare ad Aoni Onsen con treni/bus. Solamente richiede un sacco di tempo!

Primo step: Dalla città alle piantagioni di mele

Tokyo, mattina presto. Shinkansen dalla stazione di Tokyo fino a Morioka, dove sono scesa e ho preso un altro treno proiettile in direzione Shin-Aomori. Dopo circa un paio d’ore a 400km/h, sono arrivata alla mia prima meta, dove ho preso un rapido della compagnia ferroviaria JR fino al capolinea Hirosaki. Il treno ci ha impiegato un’oretta abbondante per raggiungere la (non poi tanto piccola) cittadina, conosciuta per le sue mele deliziose. 

Secondo step: Che l’avventura in campagna abbia inizio!

Alla stazione di Hirosaki sono scesa al piano inferiore dove ho acquistato i biglietti per il treno della compagnia ferroviaria privata 
Kōnan. Salita su un treno locale vecchissimo, composto da due sole carrozze, ho raggiunto in circa 40 minuti la cittadina di Kuroishi. Un’avventura! Il locale ha attraversato la vera campagna giapponese: campi di riso, campi di riso e, ancora, campi di riso qua e là punteggiati da piccolissimi agglomerati di casette. Questo treno ferma anche a “Tanbo Āto” (nel paesino di Inakadate), famoso per i campi di riso in arte Tanbo

Terzo step: Bus, bus e ancora bus!

Alla stazione di Kuroishi, ho preso un bus locale per Niji-no-ko, dove il mio bus navetta* per Aoni Onsen mi stava aspettando. Poi un sentiero stretto mi ha portato su per le montagne, poi giù nel mezzo del nulla del bosco.

* Aoni Onsen, previa prenotazione, organizza bus navetta dalla stazione degli autobus Niji-no-ko: d’estate alle 15 e alle 16; d’inverso alle 14 e alle 15. 

La regione settentrionale del Giappone è senza dubbio la mia preferita. E questa volta devo ammettere di aver lasciato un pezzo di cuore anche ad Aoni Onsen. Credo sia il posto perfetto per staccare dalla quotidianità e dedicare del tempo interamente a sé stessi. Sfortunatamente, il tempo durante il mio soggiorno non è stato per nulla clemente: ha piovuto in continuazione! Però, forse, è stato proprio il tempo a dare al posto quell’atmosfera da film di Miyazaki! Posso solo immaginare quanto magico debba essere in autunno e in inverno! Sicuramente dovrò tornarci quando nevica!

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