Tokyo nascosta – Passeggiare per Monzen-Nakacho

Monzen-Nakacho è un quartiere a cui sono molto affezionata. Il mio primo baito (lavoro part-time) era proprio qui. Un ristorantino pseudo italiano, al primo e secondo piano di una casetta in una vietta laterale, gestito interamente da giapponesi. Proprio quelli che sarebbero diventati un po’ come la mia seconda famiglia e che mi hanno fatto scoprire ed apprezzare Mon-Naka (come viene simpaticamente abbreviato dai locali). Una delle aree più antiche di Tokyo, che racchiude ancora in sé quell’atmosfera nostalgica di Shitamachi (la Tokyo periferica) dell’era Showa (1945-1989), mixata a religione, tradizione giapponese e buon caffè. Tutto lontano dal caos della città.

Dove si trova Monzen-Nakacho?

Per arrivare a Monzen-Nakacho si deve prendere la Tokyo Metro Tozai Line in direzione Nishi-Funabashi o la Toei Metro Oedo Line in direzione Tochomae (se si parte da Shinjuku) e scendere alla fermata “Monzen-Nakacho”. Vi consiglio di prendere l’uscita 1 “Tomioka”.

Cosa vedere a Monzen- Nakacho

La via verso il tempio

Appena usciti dalla stazione della metro, si incontra un grande Torii rosso, che indica l’ingresso alla via dello “shopping” e che conduce al Tempio buddhista Fukagawa Fudo-Do, forse il più imponente a Monzen-Nakacho. Sulla via ci sono tanti piccoli negozietti in stile Edo che spaziano dai dolci tradizionali ai kimono di seconda mano. Vi consiglio di darci un’occhiata!

Fukagawa Fudo-Do Temple di Monzen-Nakacho

Proseguendo dritto si intravede la maestosità del Fudo-Do, appartenente alla scuola buddhista Shingon. Il primo edificio del complesso fu costruito nel 1881. Purtroppo, durante il Grande Terremoto del Kanto nel 1923 e successivamente durante la Seconda Guerra Mondiale, l’edificio fu distrutto dalle fiamme. Tuttavia, i monaci Buddhisti del tempio riuscirono fortunatamente a ricostruirlo e, dopo anni di abbandono, nel 1950 tornò ad essere utilizzato. Il tempio però cominciava ad essere vecchio e piccolo. Fu allora che, grazie all’aiuto dei fedeli, nel 2012 è stato costruito un nuovo edificio dalla capienza di oltre 500 persone. Appena entrati nel complesso, il nuovo edificio cattura l’occhio: le pareti sono ricoperte di bonji, caratteri in Sanscrito che recitano il mantra per il Fudo-Myoo.

La Fonte Fukugawa Ryujin

Vi consiglio di partire nella visita proprio dalla fontana Fukugawa Ryujin (la fonte del drago). Si dice che se si scrive un desiderio su appositi bigliettini e poi li si fa scorrere nell’acqua mentre si prega, il drago Ryujin lo ricerverà e lo esaudirà.

Hondo

Spostatevi ora verso l’edificio nuovo, lo Hondo, ed entrate da una porta automatica. Prendete il corridoio a sinistra, contornato da circa 10000 piccole statue del Fudo-son, protette da un coperchio di cristallo. Si dice che chiunque attraversa questo corridoio facendo scorrere la mano destra lungo le palle di legno ai piedi delle statuette, sarà benedetto.

Il Rito Goma

Nella sala principale del tempio, la Onegai Fudo-son, il weekend e durante le festività buddhiste si tiene il rito Goma (alle 9, 11, 13, 15 e 17) a cui tutti possono partecipare. Questo rito è segreto e si dice sia stato tramandato dagli insegnamenti del Buddhismo esoterico Shingon. Sostanzialmente, ciocchi di un legno particolare vengono bruciati come offerta al Fudo-myoo e le tavolette Goma simboleggiano le preoccupazioni umane. I visitatori possono quindi pregare affinché il Fudo-myoo allontani i desideri terreni dalla loro anima. Il rito è molto bello e suggestivo e vi consiglio di partecipare!

Prendere un caffé nella Coffee Town

Nel corso del tempo Mon-Naka si è accaparrata il nomignolo di “Coffee Town“. Infatti, ai negozietti tradizionali ed agli izakaya e sakeya in vero stile Shitamachi dell’epoca Showa, sono nati piccoli bar specializzati in caffè. Io ho provato il Mon-zen, proprio fuori dal Fudo-do, ma ce ne sono molti altri.

Tomioka Hachimangu Shrine

Il Tomioka Hachimagu è uno dei sacrari shintoisti Hachiman più grandi di Tokyo. Fondato nel 1627 è essenzialmente composto da altri piccoli sacrari dedicati a divinità diverse, fra cui quella dedicata alla pesca, ai viaggi ed alla prosperità. Si dice anche che sia il luogo in cui è nato il Kanjin-zumo, il sumo professionale attuale.

Ad Agosto si tiene uno dei tre festival più grandi di Tokyo, in cui i mikoshi (dei piccoli templi trasportabili) sono fatti sfilare per le vie del quartiere, mentre la gente getta secchi di acqua sui partecipanti. Io ho partecipato nel 2014 ed è davvero un bel festival!

Passeggiare (e godersi i sakura) sulle rive del Furuishibagawa

Credo che questo sia il luogo più bello in cui ammirare i sakura in primavera. Lontano dalla folla, ma comunque meraviglioso. Lungo il canale sono stati realizzati anche dei murales. Sembra di essere in un museo a cielo aperto!

Divertirsi in un izakaya a Monzen-Nakacho

Monzen-Nakacho è abbastanza famosa per i suoi izakaya, dei locali in stile giapponese dove si servono bibite (birra e non solo) accompagnate da cibo. Gli izakaya di Mon-Naka riportano un po’ in quella Shitamachi di porto dell’epoca Showa. Piccoli localini non proprio luminosi, ma allo stesso tempo accoglienti e famigliari, misti di fumo di sigaretta (eh si, in Giappone si fuma nei locali) e cibo. Qui i giapponesi si ritrovano dopo le giornate di lavoro, con i colleghi o gli amici, per brindare e per scaricare lo stress. Un’esperienza particolare da provare, anche perché, negli izakaya più piccoli, è molto probabile che qualche cliente un po’ alticcio attacchi bottone con voi in un misto di inglese maccheronico e giapponese. Attenzione però, alcuni locali purtroppo non ammettono gli stranieri.


Se siete dalle parti di Tokyo, provare ad andare ad esplorare Mon-Naka. Poi fatemi sapere!

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